Canali Minisiti ECM

Da rivedere l'uso quotidiano dell'acido acetilsalicilico

Farmaci Redazione DottNet | 12/12/2019 11:51

Studio Usa nota un aumento delle emorragie cerebrali

Uno studio dell'Università della Georgia sta mettendo in discussione l'uso quotidiano dell'acido acetilsalicilico a basse dosi per prevenire infarti o ictus. In una ricerca che è stata pubblicata sulla rivista scientifica Family Practice, sono stati analizzati gli studi sul principio attivo utilizzando i dati dei pazienti dal 1978 al 2002 e quelli su larga scala effettuati dopo il 2005, quando l'uso di statine e gli screening del cancro del colon-retto sono diventati più diffusi. I ricercatori hanno scoperto che per 1.000 pazienti trattati con questo principio attivo per cinque anni, ci sono stati sì quattro eventi cardiovascolari in meno ma anche altre sette emorragie maggiori.

I ricercatori sono stati particolarmente in allarme proprio per il numero di emorragie cerebrali riscontrate dagli utilizzatori di acido acetilsalicilico. "Circa 1 persona su 300 che ha assunto l'aspirina per cinque anni ha avuto un'emorragia cerebrale. E' un danno piuttosto grave: questo tipo di sanguinamento può essere fatale", ha detto Mark Ebell, ricercatore che ha condotto l'analisi. "Uno su 300 non è qualcosa che il tipico medico è in grado di prendere in considerazione nella sua pratica - ha aggiunto - Ecco perché abbiamo bisogno di questi grandi studi per comprendere piccoli ma importanti aumenti del rischio".

pubblicità

fonte: Family Practice

Commenti

I Correlati

La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve

La ricerca dell'Università dell'Australia Occidentale, i risultati di una revisione sistematica e una metanalisi che ha esaminato 11 studi su oltre 24mila partecipanti

Lo Scompenso Cardiaco rappresenta una patologia estremamente rilevante, la cui prognosi è simile ai tumori severi. In Italia a soffrirne sono circa 600mila persone e si stima che la sua prevalenza raddoppi a ogni decade di età

“La lotta al fenomeno delle carenze passa anche attraverso il riconoscimento delle necessità di rendere economicamente sostenibili molti farmaci essenziali. Siamo al lavoro su questo aspetto”

Ti potrebbero interessare

La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza

Allo studio nuovi sistemi di nanoparticelle per contrastare lo sviluppo di biofilm microbici responsabili di gravi infezioni

Prima tranche per la riforma che riguarda milioni di malati

Il trattamento con ofatumumab fino a sei anni continua a essere ben tollerato con risultati di sicurezza coerenti, a sostegno del profilo beneficio-rischio favorevole di ofatumumab nella SMR

Ultime News

La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve

Pubblicate sull’European Journal of Cancer le raccomandazioni stilate da esperti provenienti da 5 continenti e da società scientifiche internazionali

Radiologi e clinici del Policlinico Gemelli hanno ideato un metodo per 'taggare' con una piccola spirale metallica (microcoil) queste lesioni

Di natura infiammatoria cronica e progressiva, è provocata da un “corto circuito” del sistema immunitario. Interessa l’esofago causandone il restringimento. La sua principale conseguenza è che diventa difficile, a volte impossibile, la deglutizione